Nell’estate 2015 i turisti lgbt italiani spenderanno un miliardo e 568 milioni di euro ma solo meno di un terzo di questo “tesoro” resterà dentro i confini nazionali. Il motivo? in Italia manca un atteggiamento “welcoming” verso questo tipo clientela che quest’estate rappresenterà oltre 930 mila arrivi, con una spesa pro-capite media di 1.680 euro. Ed ecco perché questo target di viaggiatori guarda oltre confine e sceglie località come Mykonos, Sitges e Lesbo, oppure Ibiza o Gran Canaria, ma anche la croata Hvar, Nizza o le capitali come Barcellona, Parigi, Berlino, Londra e Dublino. Lo rivela una ricerca della società di consulenza turistica Jfc, pubblicata in esclusiva dall’Ansa.
Per quanto riguarda la prenotazione il turista lgbt italiano è decisamente molto più avanti rispetto alla media nazionale. E’ infatti pari al 65,9% la quota di coloro che prenotano tramite i sistemi di booking on line, mentre il 17,5% si rivolge ad un’agenzia di viaggio specializzata. Vi è poi un’ulteriore quota del 9,7% che prenota telefonicamente dopo un contatto via mail.
Interessanti sono le motivazioni che spingono il turisti lgbt a non scegliere una struttura: non amano soggiornare in “strutture con una chiara vocazione per il target etero delle famiglie con bambini” (42,6%), si allontanano da “strutture con una gestione senza apertura mentale” (31,5%) o, più in generale, da strutture che sono localizzate in destinazioni palesemente “non lgbt friendly” (15,7%).
Tra le destinazioni italiane predominano le località del sud Italia, con Puglia e Sicilia al top della classifica, contrastate solo dalla Toscana. La località più trendy è Gallipoli (scelta dall’8,3%) davanti alla “storica” Torre del Lago Puccini in Toscana (6,5%). Poi l’emergente Catania con il 5,1% delle preferenze, davanti ad un’altra località siciliana tradizionalmente identificata come destinazione Lgbt, ma che ultimamente sta perdendo posizioni: Taormina (4,8%). Poi Viareggio (4,6%) seguita da un’altra destinazione emergente come Pescara (4,5%) e dalla campana Marina di Camerota (4,2%). Seguono Otranto (4,1%), Marina di Bibbona (3,9%), Manfredonia (3,7%), Siracusa (3,6%) e Riccione (3,6%). Tra le mete estere emerge la località storica di Mykonos, con il 6,2% delle preferenze, seguita da Barcellona (6,1%) e da Miami (5,9%). Poi sempre in Spagna: Ibiza (5,7%), Gran Canaria (4,9%), Torremolinos (4,8%) e la storica Sitges (4,4%). Poi Tel Aviv (4,3%), che però ha subito un repentino blocco a causa del conflitto in corso, e la storica località di Lesbo (4,3%).